P
ensavo che i recenti risultati elettorali avessero
un po’ schiarito le idee a molti, ma le mie speranze sono state in parte
deluse da qualche atteggiamento in stile
politichese che pervade, negli ultimi
giorni di campagna elettorale per i referenda, la mente pensante di qualche
opportunista.
Mi riferisco alle prese di posizione di molti esponenti di centrosinistra circa
la “apoliticità” dei quesiti
referendari del 12 e 13 giugno, come se i valori connaturati alle scelte suggerite dai sostenitori dei SI fossero
avulsi da contesti politicamente definiti.
Penso che la scelta di votare i 4 SI sia dettata da
profondi convincimenti che vanno nel senso di
modelli di sviluppo sui quali la sinistra (forse una parte di essa) deve
puntare e scommettere per uscire dall’impasse in cui è stata gettata da
sedicenti leader che a tutto hanno pensato, tranne che a sostenere programmi
compatibili con il rinnovamento ed il
cambiamento.
Quando parliamo di privatizzare l’acqua, bene
comune per eccellenza come l’aria,
stiamo forse facendo un ragionamento neutro o stiamo combattendo e sconfessando anni di
privatizzazioni che hanno gettato l’economia alle ortiche ed hanno
favorito la piaga del precariato,
schiavismo dell’era moderna?
Quando ci opponiamo alla costruzione delle centrali
nucleari lo facciamo solo perché spaventati da recenti catastrofi naturali che
mettono a rischio la sicurezza di tutti, oppure abbiamo in mente un’idea di
sviluppo e di sfruttamento delle fonti di energia che non penalizzi
irreversibilmente le risorse naturali e faccia affidamento sul risparmio
energetico e sulle fonti alternative senza compromettere le agiatezze
acquisite?
E se dobbiamo cancellare la ripugnante norma sul
legittimo impedimento, quel voto non ha una valenza politica di enorme rilievo
al fine di ripulire la vita pubblica dai virus
berlusconeschi che hanno intaccato seriamente i principi di parità di ogni
cittadino davanti alla legge?
La smettessero, pertanto, i vari politicanti
sedicenti progressisti di tentare di rendere incolore una scelta che, se fosse massiccia e preponderante, sarebbe
un segnale importante per il futuro delle forze che vogliono il cambiamento.
Quello vero, non a chiacchiere.
| inviato da
Enzo49 il 5/6/2011 alle 20:27 | |